Avvocati, società di professionisti e soci di capitale

Esercizio della professione di avvocato in forma societaria e soci di capitali, questo il tema del convegno organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Milano nell’aula Magna del Tribunale del capoluogo Lombardo. Attualmente è al vaglio del Senato la possibilità dell’introduzione del socio di capitale nelle società tra avvocati, un tentativo di disciplinare la questione che succede a quello, fallito, contenuto nella legge di riforma dell’ordinamento forense del 2012. L’attuale proposta, che fa parte del ddl concorrenza in esame a Palazzo Madama, prevede a differenza della precedente l’apertura ai soci di capitali con il limite invalicabile di un terzo, sia per quanto riguarda il capitale che i diritti di voto. I restanti due terzi devono essere rappresentati da avvocati o iscritti ad albi di altre professioni regolamentate.Il “casus belli” che ha determinato la levata di scudi di gran parte della categoria di fronte all’eventualità dell’introduzione del socio di capitale inerisce la sfera etica dell’esercizio della professione, in cui potrebbero vedersi compresse autonomia e indipendenza dell’avvocatura.